La scomparsa di Lorenzo Infantino segna una grave battuta d’arresto per l’evoluzione del pensiero liberale italiano.
Lo conobbi personalmente soltanto all’inizio del 2016, quando con Giuseppe Benedetto e Davide Giacalone ci imbarcammo in quel visionario progetto di rilancio della Fondazione Luigi Einaudi, che non saremmo riusciti a portare avanti, senza il supporto imprescindibile del Maestro Infantino. Fin da subito rimasi folgorato dall’estrema intelligenza, dalla lucidità del pensiero e dalla straordinaria cultura di Lorenzo Infantino.
Ho avuto il privilegio di essergli amico e grazie a lui sono divenuto consapevole dell’enorme debito che il liberalismo mondiale ha maturato nei confronti di intellettuali come Ludwig von Mises e Friedrich August von Hayek, senza i quali il pensiero liberale sarebbe rimasto un polveroso simulacro del passato.
Lorenzo Infantino è stato un gran Signore, un gran Signore del Sud, legato com’era alla sua Calabria e alla provincia di Messina, lui che il Sud lo lasciò giovanissimo per studiare e lavorare ma che si portò sempre dentro il cuore, quale attitudine dello spirito.
Chi ha avuto il privilegio di frequentarlo, sa che il Professor Infantino quando voleva esprimere un giudizio sintetico e positivo su una persona, diceva semplicemente: “è una persona seria”. La serietà, il rigore interiore ed esteriore, la rigidità del giudizio, prima di tutto verso sé stesso, erano le caratteristiche immediatamente riconoscibili di Lorenzo.
Le sue giornate erano scandite da un costante lavoro intellettuale, fatto di metodo e volontà, grazie al quale la Sua Opera è stata riconosciuta e apprezzata all’estero ancor più e ancor prima che in Italia.
Ci eravamo sentiti telefonicamente poco più di una settimana fa, avevamo parlato dell’ultimo libro che stava terminando, sul totalitarismo; mi aveva promesso che lo avremmo presentato a Catania e a Villa Piccolo, a Capo d’Orlando (Me), nella prossima estate. E poi mi aveva parlato di altri progetti, molti altri, che avrebbe voluto realizzare.
Grazie Lorenzo, mancherai moltissimo.