Qualche anno fa visitai la foiba di Basovizza. Conservo un ricordo lucido e drammatico. L’ambiente appariva freddo e mortifero, il silenzio favoriva la percezione del terrore, provato dai 2000 italiani che hanno pagato con la vita, in quella foiba, l’orgoglio identitario.
Nel giorno della memoria non si facciano differenze tra morti e morti, l’uccisione di uomini, donne e bambini inermi è un crimine che non può trovare giustificazione.
#giornodelricordo
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